di Laura Primavera Palaia
Cos’è la Floriterapia
Secondo il Dottor Edward Bach, il vero guaritore è dentro di noi; si trova in quella “scintilla divina” che ci tiene vivi, ci assiste, ci guida e ci alimenta, cercando di garantirci la nostra realizzazione umana.
Nelle più antiche tradizioni, dall’antica e attualissima Medicina Tradizionale Cinese, alla nostra antica cultura occidentale, il “malessere” era concepito come uno stato di “completo distacco” dall’Essere.
Ben-Essere e Mal-Essere
Oggi siamo soliti dire di “stare male,” ma all’origine di uno “stato”, c’è in realtà tutto il nostro Essere.
Questo concetto mostra come l’Essere non possa essere in alcun modo disgiunto dal resto: mente, corpo, anima.
La malattia e il “malessere”, non sono dunque attribuiti ad un singolo organo, né rappresentano solamente un disturbo che vogliamo eliminare, ma qualcosa che manifesta una situazione che tocca tutti i piani del nostro esistere.
Al dottor Edward Bach, uomo del primo novecento, noto patologo, immunologo e batteriologo, dobbiamo la ri-scoperta della floriterapia.
La storia del Dr. Edward Bach e dei suoi Fiori
Dopo alcuni accadimenti piuttosto forti nella sua vita, sentì l’impulso di rimodulare completamente quello che era un suo grande talento, quello di aiutare se stesso e gli altri a guarirsi, a prendersi cura di sé e a realizzarsi unito al suo immenso amore per la natura.
Decise quindi di abbandonare il mondo accademico nonostante fosse conosciuto e apprezzato per le sue scoperte pionieristiche in ogni suo ambito di ricerca. Molti rimedi da lui scoperti entrarono nella storia della medicina e dell’omeopatia, ma che Bach avesse individuato già l’importanza della differenziazione archetipica del paziente, lo dimostrò già nel suo lavoro come batteriologo e successivamente come patologo sui vaccini, in cui formulò diversi rimedi omeopatici, noti come “i sette rimedi di Bach”, che prevedono 7 differenti tipologie di risposta immunologica in base alla personalità del paziente.
Bach partì dal presupposto che ognuno di noi è costituito da un’anima, da un corpo, da una mente, e che, di conseguenza, quando l’intero Essere non si trova allineato tra la finalità della sua anima e le peculiarità del suo carattere, si producono risposte emotive condizionanti sotto tutti i piani, che non essendo equilibrate non producono benessere.
I Fiori di Bach sono addirittura un’evoluzione dell’Omeopatia di Hahnemann. La semplicità e la “naturalezza” sono la forza e il motore della loro immensa efficacia.
Bach era convinto che ogni buon medico dovrebbe insegnare al proprio paziente l’auto-guarigione, ma soprattutto in chiave di cura del Benessere più profondo ed individuale.
Il principio cardine della floriterapia, strettamente collegato al principio omeopatico, è “il simile guarisce il simile” . Anche Ippocrate, il padre della medicina occidentale, più di duemila anni fa diceva: “Le stesse cose che hanno provocato la malattia la guariscono”.
Bach ha individuato la risonanza vibrazionale e le caratteristiche fisiche e caratteriali tra i tipi espressi dal mondo vegetale e quello umano.
Si potrebbe citare il Daimon racchiuso nella ghianda di Hillman nel libro “il codice dell’anima”, per spiegare quanto la nostra essenza sia a noi stessi sconosciuta, fino a quando non si trova il coraggio e l’amore per farla esprimere e realizzare.
Il mondo vegetale, come quello animale vive in perfetta simbiosi con la propria natura e la propria essenza, mentre noi uomini facciamo molta fatica a dare la priorità al nostro bene supremo e alla realizzazione che generano salute e felicità.
Se l’essenza di una quercia esprime in ogni cosa la sua robustezza, il suo essere capace di proteggere forme di vita di ogni tipo dandogli asilo, e l’impeto di una pianta di cicoria cerca disperatamente di alimentarsi dei nutrienti del terreno affondando le sue radici in profondità per sentirsi più sicura, allo stesso modo ci saranno persone che archetipicamente esprimono caratteristiche simili.
38 Essenza, 38 Macro emozioni
Bach proiettò 38 diverse caratteristiche floreali su altrettanti tipi di personalità che ne riflettono archetipicamente la stessa funzione e natura.
Gli organismi vegetali svolgono naturalmente la loro funzione, cercano sempre di essere al massimo delle loro possibilità; l’uomo invece, catturato dai propri bisogni e condizionato dalla sua realtà sociale, vive molto spesso inconsciamente la sua vera natura e anziché sentirsi gioioso di ciò che già è, esprime nell’inconsapevolezza del vero sé le proprie castrazioni, e si sottopone in maniera inconscia alle sue tendenze archetipiche innate… ed ecco che una personalità forte, capace, protettiva e anche un po’ rigida, paragonabile alla quercia, imponendosi di essere sempre all’altezza della situazione, va a finire che soffre di mal di schiena, sciatalgie, vive risentimenti o castrazioni che a lungo andare producono ulteriori emozioni dannose.
“per quelli che lottano e combattono una dura battaglia per guarire o per i loro affari quotidiani.
Tentano una cosa dopo l’altra benché il loro caso possa sembrare senza speranza. Continueranno a battersi
Sono scontenti di se stessi se una malattia impedisce loro di fare ciò che devono o di aiutare gli altri.
E’ gente coraggiosa, che sa far fronte a grandi difficoltà senza scoraggiarsi né rinunciare allo sforzo.”
Entrare nel meraviglioso mondo parallelo della natura con la nostra personalità partendo dall’osservazione, è già di per sé uno straordinario strumento per imparare a conoscersi meglio, accettare i cicli e le debolezze che sono in fondo a noi stessi, alimentare la vitalità che ci spinge a realizzare al meglio ciò che siamo chiamati ad Essere. Ma la floriterapia fa anche di più, attraverso l’assunzione delle essenze floreali delle piante selezionate dal dottor Bach.
Bach ha volutamente cercato ed elaborato un sistema di cura alla portata di tutti, naturale, semplice, mai dannoso, che agisce alla radice di ciò che causa la malattia, non un mero tentativo di eliminare le conseguenze della mancanza di equilibrio.
Il centro del suo pensiero e dell’ambito di azione del suo metodo, è secondo me, in questa sua frase:
“chi vuole guarire deve dimenticare tutti i disturbi organici; ciò che conta è solo lo stato d’Animo, il problema spirituale
. E’ essenziale accertare in che punto si può registrare una deviazione dal piano divino:
una simile dissonanza tra l’individuo e il suo Io Spirituale (Sé), può causare centinaia di malattie organiche,
giacché il nostro corpo si limita in sostanza a “riflettere” lo stato del nostro Animo.
Non appena riusciremo a ristabilire l’equilibrio spirituale, saremo rinati.”
A che livello agiscono?
I fiori di Bach agiscono a livello vibrazionale e considerano il “malessere” come una sorta di perturbazione che non consente all’energia vitale di effettuare il suo normale percorso fisiologico.
La malattia compare se l’energia nel suo fluire è disturbata o ostacolata da stress, emozioni condizionanti, cattive abitudini di vita, scarso o nullo esercizio fisico, problemi legati all’ambiente o a fattori ereditari.
La malattia non è altro che il tentativo dell’energia vitale di riportare il corpo in uno stato di equilibrio.
“La cura di una parte del corpo, non dovrebbe essere intrapresa senza il trattamento del tutto.
Quindi affinché la testa ed il corpo stiano bene , dovete iniziare a curare la mente, cioè la prima cosa” .
(Platone )
I fiori, con le loro vibrazioni, ristabiliscono l’equilibrio; a contatto con il nostro Se superiore, aiutano a ritrovare la manifestazione più armonica corrispondente, e dal miglioramento psichico nella gestione delle emozioni, si arriverà di conseguenza ad un miglioramento fisico come manifestazione del benessere ritrovato.
I Fiori di Bach, alcuni in particolare, agiscono come dei catalizzatori a livello sottile, non interferiscono con altri tipi di terapie, anzi accelerano gli effetti terapeutici dei farmaci quando essi sono indispensabili.
Le Essenze sono ricavate dai fiori di 38 diverse piante, ma perché proprio il fiore e non l’intera pianta?
Perché la parte più attiva di un vegetale è il suo Fiore, la vibrazione più potente avviene nello sforzo riproduttivo e nel fiore è racchiusa la più alta vibrazione di tutta la pianta.Il fiore che è il massimo della sua realizzazione, è il “germe” deputato a produrre il frutto e rinnovarne la vita dal punto di vista evolutivo.
Non a caso in tutte le culture, il fiore rappresenta il fulcro della vitalità: purezza, lealtà, coraggio di esistere, bellezza, realizzazione, rinnovamento, rinascita, gioventù, unione.
Secondo Steiner il fiore rappresenta l’immagine vivente dell’anima…
Il Dottor Bach nella sua ricerca di semplicità ha espresso questo stesso concetto attraverso la scoperta di questo meraviglioso metodo, nato per aiutare l’uomo a trovare l’armonia con la propria anima e realizzare la sua esistenza, il fiore che giace in fondo all’Essere.
Come si prelevano le essenze
I due sistemi di estrazione sono semplicissimi ed i fiori vengono sottoposti al rilascio delle loro essenze in base al loro tipo strutturale, con il metodo dell’acqua o dell’esposizione solare.
L’estrazione delle essenze floreali di Bach è un processo armonico nel quale intervengono i 5 elementi: terra e metallo per sostenere, nutrire e far maturare la pianta, l’aria (legno) per farla partecipare al respiro universale e la vita sulla terra, e il sole in quanto elemento fuoco (principio dello Yang assoluto) che per nutre e libera l’anima vegetale della pianta, e infine l’acqua (principio dello Yin assoluto) come veicolo e memoria energetica del fiore.
I fiori si raccolgono nelle prime ore del mattino, in più possibili armoniche: le condizioni del tempo che richiedono una giornata di tempo sereno, senza nuvole; la scelta di fiori maturi, che abbiano raggiunto la piena fioritura, colti da piante diverse per non penalizzarne lo sviluppo; raccolti in un luogo il più possibile non inquinato dove le piante sviluppano e crescono in grande quantità. L’acqua da usare per la preparazione deve essere di sorgente che sgorghi nella zona dove crescono i fiori.
Le essenze madri vengono poi utilizzate per i preparati che vengono assunti per via orale.
Come si assumono i fiori di Bach?
Considerando che esistono essenze cosiddette “tipologiche” che cioè sono una sorta di tendenza costante e che ogni periodo o avvenimento mette in moto diverse emozioni.
Il primo passo da fare è analizzare quali tre le 38 essenze fanno al caso nostro.
Viene quindi preparato un flaconcino in vetro con contagocce da 30ml (o 50ml) che veicolerà le essenze madre dei fiori in un contenuto pari all’80% circa di acqua con l’aggiunta di brandy, aceto di mele, succo di agave o miele (per chi non tollera il lieve sapore di alcol) utili alla stabilità della conservazione dell’acqua per il periodo di circa un mese o due in cui avverrà la consumazione.
La normale posologia e quella che io consiglio sempre è di 4 gocce sotto la lingua, per consentire una rapida assimilazione del preparato, la frequenza giornaliera dovrà essere al minimo di 4 volte al giorno, per consentire l’azione risanatrice dei fiori, ove se ne senta la necessità, si possono assumere con una frequenza maggiore, ogni volta che se ne avverte il bisogno.
Esistono preparati “standard” molto utili in determinate situazioni: stress, insonnia, impegni per esami, dimagrimento, attacchi di panico ma resta fondamentale considerare i fiori di Bach come un rimedio personale e quindi non usato o vissuto come se fosse “una medicina”.
Questo perché all’origine di uno stesso sintomo ci possono essere molteplici motivi e sempre relazionate alle caratteristiche di unicità di carattere e momento della persona.
Alcune persone possono soffrire di stress perché vivono momenti di difficoltà economiche a cui sono particolarmente sensibili, altre da eccessivi impegni a cui interiormente non vorrebbero sottostare, altre ancora per situazioni sentimentali.
Che disturbi si possono curare con i Fiori di Bach?
Le paure, gli attacchi di panico, le angosce, le inquietudini, il pessimismo, la depressione, l’ansia, l’insoddisfazione, l’insicurezza, lo stress, la preoccupazione, i traumi psichici e fisici, i sensi di colpa, il nervosismo, il senso di inferiorità, la sfiducia, irrequietezza, la rabbia, il dolore, l’apatia, l’amarezza.
I fiori di Bach restituiscono non solo ottimismo, serenità e armonia, ma il vero Benessere che è dato dall’armonizzazione degli impulsi che emergono dalle emozioni più profonde.
La floriterapia sostiene la guarigione dalla base, armonizza le emozioni su ogni piano di manifestazione, aiuta a coltivare i propri talenti, avere il coraggio di essere se stessi per raggiungere la propria realizzazione. Le persone si sentono pian piano in linea con se stesse e incanalano la loro vita attraverso scelte fatte per il proprio benessere di spirito, corpo e mente.
Non è il sintomo che si cura… ma sempre e soltanto la causa, con l’ottica del raggiungimento del benessere totale e la conseguente realizzazione.
© Laura Primavera, Sentiero di Primavera
Per Diagnosi e colloquio, in base al tema natale e ai transiti astrologici.
contattami all’indirizzo e-mail info@sentierodiprimavera.com
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